PRESS RELEASE
TENDER BUTTONS
https://twitter.com/jonathancoe/status/1309157339786813446
Jonathan Coe - Twitter
https://davidfpresents.com/2022/12/11/massimo-giuntoli/
David F Presents
https://www.mescalina.it/musica/recensioni/massimo-giuntoli-tender-buttons
Paolo Ronchetti - Mescalina
https://www.thenewnoise.it/notizie-dal-diluvio-5/
Nazim Comunale - Notizie dal diluvio
http://www.openmagazine.info/massimo-giuntoli-tender-buttons-2020/
Antonio De Sarno - Open Magazine
https://popgruppen.com/2020/07/05/the-10-best-albums-of-q2-2020/
Michael Björn - Popgruppen
https://www.ondarock.it/recensioni/2020-massimogiuntoli-tenderbuttons.htm
Valerio D'Onofrio - Onda Rock
https://www.sempionenews.it/spettacoli/online-il-nuovo-album-di-massimo-giuntoli/
Gigi Marinoni - SempioneNews
https://www.hibou-anemone-bear.com/search?q=teneri+bottoni
Sergio Amadori - Hibou, Anemone & Bear
Intervista su Tender Buttons in Pantegruel, RAI Radio3, (inizia a 01:13:28)
HOBO - "EDMUND" (CD)
http://www.openmagazine.info/2019/11/17/hobo-edmund-2019/
Antonio De Sarno - Open Magazine
https://cavernanostalgica.blogspot.com/2019/11/massimo-giuntoli-elisa-manera-hobo.html
Alessandro Pizzin - La Caverna dei Nostalgici
https://www.thenewnoise.it/notizie-dal-diluvio-2/
Nazim Comunale - The New Noise
F.I.T. - Found In Translation (live performance)
http://www.openmagazine.info/2018/10/19/alterazioni-2018-sala-della-musica-lainate-7-10-2018/
Antonio De Sarno - Open Magazine
MASSIMO GIUNTOLI (intervista)
http://www.lisolachenoncera.it/rivista/interviste/la-musica-e-la-luce-rivestono-lambiente/
Andrea Romeo - L'Isola
MASSIMO GIUNTOLI (intervista)
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/09/04/massimo-giuntoli-se-la-poesia-si-fa-musicaelettronica/
Angela Lonardo - Il Giornale OFF
MASSIMO GIUNTOLI (intervista)
https://www.blogdellamusica.eu/massimo-giuntoli-compositore-intervista/
Silvia Spadon - Blog della Musica
MASSIMO GIUNTOLI (intervista)
http://www.cultit.eu/la_stanza_delle_idee/persone/Voci/2017/11/29_Massimo_Giuntoli.html
Massimiliano Zurlo - Cultit
U-GENE
http://www.openmagazine.info/2016/11/09/u-gene-lainate-mi-alterazioni-festival-6112016/
Antonio De Sarno - Open Magazine
PIANO POETRY
https://progressivamenteblog.blogspot.it/2017/05/massimo-giuntoli-piano-poetry-live.html?m=1
Luigi Cattaneo - ProgressivaMente
VOX POPULI
Radio Web Italia
PIANO WARPS
http://www.ondarock.it/recensioni/2016-massimogiuntoli-pianowarps.htm
Max Marchini - Onda Rock
HOBO PLAYS ROBERY WYATT
http://www.sempionenews.it/spettacoli/robert-wyatt/s
Luigi Marinoni - Sempione New
SINGING AMERICAN POETRY
http://www.art-vibes.com/musica/massimo-giuntoli-singing-american-poetry/
ArtVibes
FREEZY
...Giuntoli, realizzando questa sua piece, sembra voler sottolineare con la musica, che esce direttamente dai piedistalli delle sue pietre, quanto di segreto, di ambiguo e di drammatico possa animare un volto marmoreo, e come ogni scultura possa ad un tratto, grazie all'impulso dell'arte, prendere vita ed esprimere sentimenti. Sono i suoni il soffio vitale, la carica misteriosa che rende possibile ogni miracolo.
Vittorio Franchini - Corriere della Sera
L'idea è venuta ancora una volta alla mente creativa di Massimo Giuntoli, ricercatore di effetti collaterali musicali e non. <...>
Ironia e ritmo serrato a cui Giuntoli ci ha abituati da tempo: si ricordi a proposito l'irriverente Pianoformance dove l'uomo lotta contro il suo replicante impersonificato dalla macchina.
Vittorio Albani - Il Mattino
MUSICI IN COMPLOTTO
...Anticonformismo e frammenti di tradizioni etniche si perdono in un labirinto di scansioni ritmiche, affondando nel minimalismo sino alle soglie della composizione seriale<...>
L'autoironia serve ad esorcizzare gli incubi del nostro mondo, che, a tratti, la musica delinea e urla al pubblico. Proprio quest'ultimo diventa elemento attivo della serata, seduto a cerchi concentrici nel cortiletto del Chiostro, impegnato a seguire gli incessanti spostamenti degli artisti sotto il porticato volti a destabilizzare la direzione dell'ascolto ma ad aumentare anche la concentrazione<...> Il monumento romanico si trasforma in una sorta di teatro con giochi di luci e ombre e la musica totale incomincia a fluire dal buio più fondo, quasi provenisse dal nulla<...>Uno spettacolo, in conclusione, accattivante, curioso anche per il vocabolario musical-linguistico di Giuntoli, originale ed astratto, che ha interessato il pubblico, numeroso e soddisfatto.
Davide Ielmini - La Prealpina
MORFEO AL NINFEO
...L'opera di Massimo Giuntoli, collocandosi all'avanguardia per i climi italiani nel rapporto tra autore/esecutore e strumento, 'umanizza' l'intervento del computer nell'esecuzione, riducendolo ad un dispettoso e bizzarro compagno di suoni<...>La caratteristica che ci sembra essere fondamentale nell'attitudine compositiva ed esecutiva dell'autore è la più completa libertà nella sperimentazione e nella contaminazione di universi sonori tra i più disparati, unita alla più completa disponibilità nell'affrontare esperienze tra le più eterogenee e stimolanti...
Andrea Dani - Rockerilla
...Musica e suoni scandiscono le tappe di un viaggio onirico<...>Giuntoli si propone di far vivere in ambienti reali una situazione surreale, per portare lo spettatore a trascendere le barriere del tempo, grazie alla sovrapposizione di momenti artistici e di segmenti storico-musicali diversi. Una dimensione fantastica evocata da una particolare concezione della multimedialità che, alle immateriali tecniche elettroniche ed informatiche affianca la concretezza di sculture e ornamenti cinquecenteschi...
Matteo Speroni - Corriere della Sera
PIANOFORMANCE
...Il rapporto uomo/macchina, fonte di inesauribili dissertazioni più o meno scientifiche e di film commerciali, è il filo conduttore di 'Pianoformance'. Inventore e protagonista di questa performance è Massimo Giuntoli, giovane esponente dell'avanguardia musicale italiana che dal 1980 propone il suo discorso artistico volto alla creazione di un 'non genere' musicale, di un linguaggio aperto che sia al di fuori di ogni codice e che faccia tesoro del bagaglio culturale e personale di ogni musicista...
Ida Paro - Il Giornale di Napoli
...Massimo Giuntoli, il compositore artefice del progetto, si è subito presentato come pianista anomalo, e come compositore dalle idee frizzanti e rapide<...> La velocità che si è percepita all'evenienza delle meravigliose sovrapposizioni consentite soltanto al computer, il suono inedito che talvolta ci è parso di udire, la dicono lunga sulle possibilità di questo nuovo strumento, e sulla capacità che Giuntoli dimostra nell'aver intrapreso una strada non certo facile per un compositore<...>Timbri particolari risultavano dall'uso indiscriminato della tastiera, come se a suonare fossero dieci paia di mani di altrettanti pianisti, creando sovrapposizioni godibilissime<...>Come se ciò non bastasse, anche i punti in cui l'affacciarsi del computer era contenuto sembravano ricordare l'effluvio compositivo delle altre sezioni: un suono veramente arricchito...
Girolamo De Simone - Roma (Napoli)
...Al festival di Villa Arconati, che si è concluso con il concerto dei Manhattan Transfer, Massimo Giuntoli ha portato una ventata di estroversione nelle note di un pianoforte interfacciato al computer. L'installazione si chiamava "Piano Moebius" e per il compositore milanese, 34 anni e un'attrazione irresistibile per le colonne sonore di film e documentari, si tratta di un connubio possibile tra la tradizione e la tecnologia più avanzata. <...>Ne è nato un divertente gioco che alla musica aggiunge gags, come quando una parte della tastiera è assediata da un invisibile pianista -il computer appunto- che nella performance di Giuntoli diventa un mostro con il quale si è costretti a venire a patti...
Alessandro Traverso - Il Giornale
...Un concerto altamente raccomandato anche per il suo lato più teatrale, che a Vittorio Veneto ha spesso portato un pubblico solo apparentemente serio sull'orlo delle lacrime...a causa dell'esilarante e clownesca interpretazione di Giuntoli...
Marco Olivotto - TNR
...Su spartiti musicali originali, con qualche citazione e avvertibilissime influenze progressive e zappiane si ha avuto modo di apprezzare dapprima il <<pianoformer>> alle prese con un <<a quattro mani>> degno dei cartoni animati di Tex Avery, poi al piano che si suona da solo Giuntoli ha aggiunto una parte di flauto dolce ed infine un cantato, strappando applausi e risate ai numerosi appassionati (di musica e di informatica) convenuti...
Paolo Carnevale - Alto Adige
...Esordisce con un ampia introduzione jazzistica alla Frank Zappa poi, come fosse lo specchio di Mary Poppins, la tastiera riflette il suo doppio che prende progressivamente il sopravvento dopo schermaglie e giochi vari a rimpiattino col pianista in carne ed ossa, scalzandolo addirittura dallo sgabello<...>Giuntoli sfrutta abilmente tutte le opportunità del Disklavier, dando vita ad una sequenza di irresistibili gag che hanno un precedente nello humor musicale delle performance di Hoffnung. Anche quella di Giuntoli infatti, oltre alle sue cospicue doti mimiche, ne mette in evidenza quelle di compositore capace di confe-zionare partiture dalla scrittura musicale stilisticamente eclettica, di raffinato pianista ma anche di flautista e di cantante dalle grandi risorse vocali...
Giuliano Tonini - Il Mattino (BZ)
...Ha cominciato, per una sorta di introduzione a cavallo tra la tradizione e la tecnologia più avanzata, il bravo compositore milanese Massimo Giuntoli, con un breve, stuzzicante set intitolato "Piano Moebius", un intervento tra il serio e il faceto che prevede l'utilizzo di un pianoforte (Disklavier Yamaha) provvisto di sensori ottici e di una centralina di controllo, azionato dunque dal musicista e dal computer...
Enzo Gentile - La Repubblica
...Accanto al pianista in carne ed ossa che sta suonando, una parte della tastiera è assediata da mani invisibili<...>:un pianista virtuale, che a volte copia l'interprete come un eco, a volte lo stuzzica e lo provoca<...>Un accompagnamento forzato e conflittuale, dove è il pianoforte a comandare e a condurre il gioco...
Christian De Poorter - Virtual
GIRAFFE
As usual when I return from a trip abroad, I came back from Italy laden with so many gifts that I needed to pack another suitcase. Many thanks to the people who gave me letters, books, CDs - even a filmscript in one case. Although I’ve been home for several weeks, I’m only slowly making my way through the pile. Yesterday I listened to Massimo Giuntoli’s instrumental album Giraffe - recorded in 1992, and very reminiscent (to my ears) of one of my favourite Frank Zappa albums, Jazz From Hell. Warmly recommended, if you can track it down. And thanks to Massimo for presenting it to me.
...'Giraffe' è musica pura, senza sovrapposizioni, è svilupparsi di cellule minimali all'interno di una progressione cangiante di temi e riferimenti<...>micro universi continuamente svolti e trasformati, portati avanti nei brani in una continua evoluzione, in uno sviluppo senza ripensamenti o compiaciute soste su passaggi 'facili all'orecchio'...
Andrea Dani - Rockerilla
...Che poi le solitarie sedute al computer siano state motivate da incrollabili convincimenti o carenza di mano d'opera è tutto sommato indifferente, nel momento che l'ascolto non sollecita affatto la questione. Si coglie nel musicista un atteggiamento moderno e disinibito, che supera la 'rimozione melodica' di vari musicisti nostrani e permette strutture/orchestrazioni di gusto non comune<...>Nonostante l'armamentario impiegato, una narrazione articolata e buone dosi di perfezionismo, Giuntoli riesce a preservarsi naif, cuore semplice e un po' bambino, ricco di energia positiva...
Paolo Chang - Musiche
...Massimo Giuntoli, innamorato quanto basta del magico mondo di 'Canterbury' per non esserne inevitabilmente attratto, è titolare di un'incisione pulita e chiara, che onestamente propone una 'via italiana canterburyana' alla conoscenza musicale<...>Giuntoli, che ha origini classiche, si presenta sui palcoscenici con un sistema di tastiere midi collegate essenzialmente al proprio cervello<...>usare le macchine e la relativa tecnologia, ma umanizzandole. E' l'uomo che conta, non il transistor o il chip<...>La proposta di M.G. non è delle più semplici. Frammentata al punto giusto ed in perenne bilico fra i mari di tranquillità che non vengono mai raggiunti e campi arsi al sole mediterraneo. Musica colta, da far scendere lentamente nelle vene dell'ascoltatore...
Vittorio Albani - Il Mattino / L'Adige
...l'album 'Giraffe', frutto di un intarsio tastieristico semplicemente splendido nel suo estro artigianale libero da ogni codice...
Nicola Sisto - Radiocorriere TV
...Massimo Giuntoli ha raccolto in un'ora un catalogo di proposte personali ed originali mescolate ad una mezza dozzina d'innamoramenti artistici appassionati: Frank Zappa (il cui spirito maestro occhieggia ammiccante in tutto il disco), poi Alan Gowen, Dave Stewart<...>Se da una parte l'ispirazione a questi modelli è evidente, non si possono chiudere le orecchie di fronte agli altrettanto evidenti talento e creatività; il tutto è frutto di anni di composizione, ricerca, fantasie e dedizione...
Marco Pandin - RivistaAnarchica
...Ha lavorato per tre anni al suo disco da solista 'Giraffe', dove fa uso esclusivamente di tastiere e sequencer. Ma li suona con tale versatilità che talvolta sembra di ascoltare un'intera orchestra. La musica ha un carattere fortemente ritmico, ma ritmi e temi vengono abbandonati quando meno uno se l'aspetta, oltrepassando velocemente l'ascoltatore. Questi intermezzi sono abilmente distribuiti, evitando così il pericolo di uno sviluppo piatto: si richiede un ascolto attento...
S. E. Vandre - Canterbury Nachrichten (D)
...Non lasciate che questo artista rimanga inascoltato: è la cosa migliore che possiamo dire<...>Giuntoli non solo mostra un'eccellente tecnica strumentale, ma anche una grossa abilità di mettere assieme musica che è sia seria che godibile. In questo lavoro strumentale troverete ombre della scuola di Canterbury, di Frank Zappa, persino di recente jazz.
Ma non c'è un singolo stile che possa definire la ricchezza di questa musica...
Fabrizio Daicampi - The Noisy Room
...questo è un progetto 'in solo', sebbene la musica sia così lucida e multilivellata
che non potreste immaginare...
Phil Howitt - Facelift (GB)
...Secondo lavoro, primo da solista, per il bravissimo compositore-tastierista e pianista milanese. Non è new age né jazz o musica sperimentale: solo otto godibili composizioni fruibili da un 'target' ampio, suonate in solitudine con tecnica sopraffina e ispirate dal Canterbury sound...
Giuliano Almerigogna - Messaggero Veneto
...Pezzi come 'Playboy', 'Cowboy' e 'Liftboy' sono carini da ascoltare, mentre 'Birò' è un'eccellente composizione.<...>Penso che Massimo Giuntoli ci abbia consegnato un bell'album con 'Giraffe'...
Erik de Beer - Background (NL)
...si è avvalso di tastiere e computer per realizzare quest'opera progressiva nella forma, complessa e fortemente descrittiva nel contenuto<...>Altamente raccomandabile...
Rafa Dorado - Margen (SP)
DIABOLIK E I SETTE NANI
...Il duo Massimo Giuntoli al piano - Roberto Meroni ai fiati è chiaramente indirizzato verso un jazz-rock di scuola Canterbury, con aneliti medievali in climi avanguardistici.
Il pianismo di Giuntoli appare soffice, misto di sorpresa e affanno, talora lanciantesi in difficili alchimie, tra classicismo o Cecil Taylor, talora collettivo, in linea con i motivi nordici e le saghe castellane...
Franco Xibilia - Rockerilla
...Disco lucido, costruito con buona tecnica e ottima conoscenza della storia musicale nei suoi più vari e solo apparentemente contrastabili aspetti, l'album gioca tra reminescenze di tocco colto, buona destrezza improvvisativa (dimostrata poi anche dal solo Giùntoli in successivi concerti) e spiccate simpatie per certe accattivanti alchimie del rock-jazz canterburyano...
Al Aprile - Compra o Muori
...In un miscuglio curioso ma non casuale, ama la musica classica, il rock progressivo di Frank Zappa, l'avanguardia europea, le partiture dell'americano Elliott Carter; ha avvicinato il jazz solo di recente dal versante della contemporaneità<...>invano si cercherebbe di incasellare la sua musica in uno dei generi familiari...
Franco Fayenz - Il Giornale